L'autostima è l’insieme dei giudizi valutativi che l'individuo dà di se stesso. È il voto che ci diamo e il nostro modo di viverci.Non è un concetto unitario ma variegato e complesso. Immaginiamo una torta con tante fette che rappresentano le nostre competenze.
Ognuno di noi potrebbe valutarsi meglio in una specifica area piuttosto che in un’altra. Inoltre il giudizio si costruisce giorno per giorno man mano che avanziamo nella vita e ci mettiamo alla prova. Infatti quando scopriamo che siamo capaci di apprendere e riuscire in un compito ci sentiamo più sicuri ed efficaci.
Tre elementi sono alla base del concetto di autostima: espressione di sé, l’amore per se stessi e la fiducia nei propri confronti. L’immagine che ognuno ha di sé si forma negli anni tramite l’integrazione delle nostre valutazioni con i messaggi che provengono dall’esterno cioè sulla base dei riscontri che abbiamo dagli altri nei nostri riguardi.
Secondo Bascelli (2008) gli elementi che si riscontrano in tutte le definizione di autostima sono: l’auto-osservazione, l’aspetto valutativo e la dimensione affettiva che permette all’individuo di considerare positivamente o negativamente gli altri due elementi. Nel processo dell’autostima tre componenti entrano in gioco e sono: il sé reale cioè la valutazione oggettiva delle nostre competenze e abilità; il sé percepito che è la nostra valutazione del sé reale e il sé ideale che corrisponde a come l’individuo vorrebbe essere. I problemi di autostima dipendono dalla discrepanza tra il sé ideale e il sé percepito.
Quando il nostro ideale è troppo lontano da ciò che siamo veramente, soffriamo in quanto il modello che ci imponiamo è irraggiungibile.
Sicuramente è importante porsi degli obiettivi ambiziosi purché essi siano realistici. Ad esempio una ragazza che è alta un metro e cinquanta centimetri deve rendersi conto che non ha le caratteristiche fisiche per diventare un atleta di pallavolo a livelli agonistici così come una ragazza troppo formosa non è adatta alla danza classica.
Bisogna che accetti i propri limiti e si diriga verso quello che può fare con la propria dotazione fisica e caratteriale. Coloro che hanno realmente poche competenze possono beneficiare di un training che li aiuti a potenziare le proprie abilità e le strategie di problem solving. Un esempio tipico è l’adolescente timido che non riesce a relazionarsi con i pari e con le ragazze della sua età.
Potrebbe essere guidato nel migliorare le sue abilità sociali imparando come conoscere nuovi amici, come porsi nelle relazioni interpersonali, senza preoccuparsi troppo del giudizio degli altri e imparando a essere se stesso.
Un buon livello di autostima è risultato di una limitata differenza tra il sé reale e il sé ideale. Occorre saper riconoscere in maniera realistica i propri pregi e difetti, impegnandosi a migliorare le proprie debolezze e apprezzando i propri punti di forza. Bisogna allenarsi ad avere maggiore fiducia nelle proprie capacità. Accettarsi per quello che siamo è il punto di partenza per potersi migliorare. Ci si può guardare con benevolenza senza giudicarsi troppo duramente o voler essere perfetti a tutti i costi. Non è necessario.
Si può sbagliare e correggersi. Si può imparare dall’esperienza. E’ inutile anche fare continui paragoni con gli altri per non cadere sempre in balia del senso di inadeguatezza.
Ognuno ha le sue sfide da affrontare e i propri talenti da realizzare. Ognuno ha le sue scelte da compiere in piena libertà , ragionando con la propria testa e non per compiacere gli altri. Essere assertivi significa farsi rispettare rispettando gli altri, senza reagire in modo aggressivo e neanche all’opposto con atteggiamento passivo per cui si subisce senza dire niente.
Le distorsioni cognitive che sono nemiche dell’autostima. Sacco e Beck (1985) hanno identificato una serie di distorsioni cognitive, che possono danneggiare la considerazione di sé e quindi vanno trasformate per non avere problemi di autostima. Si tratta di riconoscere i propri pensieri e scoprire quale atteggiamento disfunzionale si sta mettendo in atto nel considerare gli eventi e noi stessi:
Attenzione dunque ai pensieri ripetitivi che facciamo ogni giorno, soprattutto quando minano il nostro valore personale. Non è di nessuna utilità svalutarsi da soli o etichettarsi con appellativi poco gradevoli. Potrebbe essere capitato a tutti di dirsi “sono proprio un cretino!” oppure “non ci riuscirò mai”. Ecco questi esempi calzano a pennello per dimostrare come i primi detrattori di noi stessi siamo proprio noi.
Certo bisogna allenarsi a trattarsi con molta cura, pazienza e rispetto. Meglio dirsi: “non sono riuscito ora ma posso riprovare” oppure “chi l’ha detto che non riesco?”. Cominciamo ad accorgerci quando il nostro dialogo interno verte verso la negatività e la sfiducia e viriamo subito sul versante positivo. Rimaniamo fiduciosi nella possibilità di migliorare e di imparare. Nessuno è perfetto. Impariamo ad incoraggiarci con amorevolezza ogni giorno. Non importa se ogni tanto ricadiamo nell’errore di essere troppo severi con noi stessi.
Man mano la nostra mente si abitua a non giudicarci e ad aprirsi verso nuove possibilità. In questo modo ci diamo la chance di ottenere risultati migliori. Cosa farebbe un saltatore con l’asta se arrivato sotto l’asticella cominciasse a pensare che è troppo alta e che il risultato è al di fuori della sua portata? Quasi sicuramente sbaglierebbe il salto. Se invece immaginasse il suo corpo capace di saltare una misura maggiore, con ampio margine rispetto all’altezza fissata creerebbe le condizioni ottimali per fare un nuovo record personale.
Ognuno di noi può potenziare la percezione positiva di sé adottando le seguenti strategie:
Non bisogna mai dimenticare che amarsi significa accettarsi per quello che si è, non aver bisogno di sentirsi perfetti, non essere troppo severi verso se stessi, imparare a gratificarsi quando si ottiene un risultato positivo, evitare i confronti inutili con gli altri, non cercare l’approvazione all’esterno ma essere consapevoli del proprio valore personale.
Dott.ssa Enrica Maria Des Dorides
Psicologo Psicoterapeuta Bergamo - Monza
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